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A cura di: Liliana Barroero, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, Sebastian Schutze.

Maratti e l'Europa.

Roma, 2015. Cm. 24x16, pp. 374, tavv. 27 a col. f. t. e figg. in nero n. t., br.

Nel 2013 ricorreva il terzo centenario della morte di Carlo Maratti (Camerano 1625 - Roma 1713), pittore di grande fama ai suoi tempi, prediletto da ben sei pontefici e da sovrani, nonché da personaggi importanti della gerarchia ecclesiastica e dell'aristocrazia, avvocati, banchieri ed eruditi, dignitari forestieri, e non ultimi i milords inglesi. Dopo la scomparsa di Pietro da Cortona nel 1669 e di Gian Lorenzo Bernini nel 1680, egli divenne a Roma protagonista indiscusso dell'ambiente artistico del suo tempo, riconosciuto in tutta l'Europa come caposcuola della pittura romana.
La comunità internazionale degli studiosi, per iniziativa delle due Università di Roma - Tor Vergata e Roma Tre - e dell'Università di Vienna, ha ritenuto doveroso dedicare due giornate di studi al Maratti, artista che ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione in Europa del modello romano tra la fine del XVII e i primi decenni del XVIII secolo. Il volume raccoglie i testi delle relazioni presentate nelle due giornate di studi (11 e 12 novembre 2013) ospitate a Palazzo Altieri ed all'Accademia di San Luca a Roma.

Maratti e l'Europa.
2015
€ 60.00