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di Leonardo Piccinini

WANDERLUST

Consigli per girovaghi, anarchici e curiosi.

È la parola chiave dell’estate, diffusasi misteriosamente tra i profili social di ignari seguaci della poetica romantica: Wanderlust, letteralmente “voglia di girovagare”. Forse l’antidoto a questi tempi frenetici, dove tutto è “evento”, dove ogni mostra non può che essere “l’evento dell’anno”…a quella mondanità low cost resa tale dal prezzo contenuto dei voli e all’occhio incessante di Instagram. E Wanderlust è pure il titolo di una splendida mostra allestita (fino al 16 settembre) in uno dei luoghi più densi di storia (e tragedia) del globo, l’Isola dei Musei di Berlino. All’Alte Nationalgalerie, duecento anni dopo la sua esecuzione (1818), il Viandante sul mare di nebbia (Wanderer über dem Nebelmeer) di Caspar David Friedrich, in prestito dalla Kunsthalle di Amburgo, è al centro di una imperdibile riflessione sul tema. Che ritorna nelle pagine di un libro molto utile, da poco uscito, di Attilio Brilli: Gli ultimi viaggiatori nell’Italia del Novecento (Il Mulino). Le storie, i paesaggi, la pulsazione di antiche culture capace di commuovere quei viaggiatori colti amanti della Penisola. Il luogo perfetto non solo per lo slow food, ma per uno slow tourism che tanti benefici potrebbe portare.


"Da nord a sud, è lunga la lista di luoghi da riscoprire, viste le novità e i numerosi restauri. Le recenti riforme museali hanno portato significativi miglioramenti in termini di allestimenti, riscoperte, percorsi di visita."


Da nord a sud, è lunga la lista di luoghi da riscoprire, viste le novità e i numerosi restauri. Le recenti riforme museali hanno portato significativi miglioramenti in termini di allestimenti, riscoperte, percorsi di visita. A Milano la Pinacoteca di Brera, dopo tre anni di cura Bradburne, è irriconoscibile: nuovi colori alle pareti, opere ben illuminate, uno standard da grande museo. In particolare la nuova sistemazione delle Sale Napoleoniche e del corridoio Albini meritano una visita, molto gradita di questi tempi anche grazie alla potenza dell’impianto di climatizzazione… Allo stesso modo, chi si troverà a visitare il Palazzo Ducale di Mantova, superata la folla destinata al capolavoro di Mantegna, potrà godere di spazi poco conosciuti come quelli dell’Appartamento grande di Castello, spettacolare Gesamtkunstwerk di fine ‘500 affacciata sul lago, del nuovo allestimento dell’Appartamento di Troia, ideato, costruito e decorato da Giulio Romano e ora sede delle splendide collezioni archeologiche dei Gonzaga (ciò che rimane…); del giardino pensile che Pompeo Pedemonte ideò a dodici metri d’altezza, ora percorribile…Il Wanderer potrebbe girovagare per mesi, solo visitando le opere restaurate di questo tesoro d’Italia: a Siena tolta la polvere e il fumo delle candele, ecco risplendere una delle maggiori creazioni artistiche del Duecento, il Pulpito del Duomo, realizzato da Nicola Pisano dopo la grande vittoria di Montaperti; a Pisa il recupero del Trionfo della Morte di Buffalmacco nel Camposanto costituisce l’ultimo tassello di un recupero modello dopo i danni della guerra, una storia di restauro lunghissima, fatta di innovazioni e momenti di criticità, che ha visto generazioni di restauratori, ma anche di storici dell’arte e scienziati, avvicendarsi alla ricerca delle migliori soluzioni per salvare questo patrimonio. A Venezia l’arrivo del Concerto o Davide Cantore, gioiello di Giorgione, in comodato quinquennale dalla collezione Mattioli, offre la straordinaria occasione di vedere, con la Tempesta e la Vecchia, riuniti tre dipinti dell’artista di Castelfranco, un tempo tutti parte della collezione veneziana del patrizio Gabriele Vendramin. Wanderlust, Wanderlust….