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di Leonardo Piccinini

“All Art is Contemporary”

A Torino dal 3 al 6 novembre va in scena Flashback

A Torino va in scena, per il quarto anno consecutivo FLASHBACK, un appuntamento (dal 3 al 6 novembre, Pala Alpitour Isozaki) che stimola, a partire dall’intelligente sottotitolo, alcune considerazioni. Vi partecipano 43 espositori, tra i nomi più importanti del mercato italiano e internazionale, rappresentanti più o meno tutti i settori dell’arte antica e moderna. Solo un libero pensatore, dalla veloce intelligenza quale Gino De Dominicis poteva offrire questa onesta riflessione:

MV: Ma non crede lei che l’arte contemporanea, fondata sul principio della soggettivita’, sia radicalmente diversa da quella antica?

GDD: L’arte in realta’ e’ tutta contemporanea. Altrimenti sarebbe come se lei vedesse arrivare un’automobile del 1920 e decidesse di attraversare tranquillamente la strada pensando di non poter essere investita, perche’ quell’automobile e’ di un’altra epoca. Mentre non e’ cosi’. Per le opere d’arte e’ lo stesso. Sono sempre in diretta.

MV: Percio’ secondo lei non c’e’ differenza tra una madonna di Brunelleschi e un ritratto di Picabia?

GDD: C’e’ differenza. Ma sono entrambi contemporanei, viventi. L’opera d’arte e’ un oggetto vivente.
(Intervista di Marina Valensise a Gino De Dominicis Il Foglio 20 marzo 1997)


In realtà Picabia era morto da più di quarant’anni, ma forse proprio per questo contemporaneo…la società europea infatti, con alcune estensioni oltre Atlantico, vive di accumulo, sedimentazioni ed eternità. I giornali di tutto il mondo in questi giorni esibiscono in prima pagina un ritratto che ha quasi cinquecento anni, quello  del tedesco Lucas Cranach per il suo conterraneo Lutero: è un’immagine potentemente contemporanea. Entro una settimana si sceglierà l’inquilino (l’uomo/donna più potente del mondo) di una villa costruita in stile palladiano da un irlandese a cavallo tra Sette e Ottocento….cosa di più contemporaneo della Casa Bianca? Il suo omologo, spesso rivale russo dirige le immensità d’Oriente da un palazzo di trent’anni più recente di quello americano in un complesso, il Cremlino, iniziato nel Medioevo. E gli esempi potrebbero continuare all’infinito, senza dimenticare tanta arte dei nostri giorni esposta in antichi, sontuosi palazzi. Con questo spirito sincreticamente contemporaneo si va a Torino !