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di Marco Riccòmini

FAST & FURIOUS

Si viaggiare, (e magari anche volare). Vedere dal vero e toccare con mano. La lezione dei mercanti agli storici dell’arte.

Ci sono storici dell’arte che rimarrebbero del tutto indifferenti al ritmo travolgente di una pellicola come quella della fortunata serie Fast & Furious. Ignari di come si ingrani una marcia (anche quando spesso una marcia in più loro ce l’hanno), rimarrebbero del tutto estranei al vortice di velocità di certe riprese. Conosco, infatti, molti storici dell’arte che non hanno la patente; e altri che non prendono volentieri un aeroplano o che non volano affatto. Cambiamo scenario e immaginiamo che, stanchi d’un inverno di pioggia e di freddo, voi decidiate di organizzare una piccola vacanza, poniamo in Grecia. Mossi da buone intenzioni varcate la soglia della libreria di vostra fiducia e seguendo le indicazioni « viaggi » troviate la guida che fa al caso vostro (se poi l’esercizio viene compiuto online l’esempio va bene lo stesso). La copertina è accattivante (il Partenone visto dal basso o la sagoma di un mulino a vento bianco latte contro un cielo blu di Prussia), e le righe al dorso stuzzicanti. Immaginate adesso di prendere appunti sui luoghi dove vorreste mangiare e dormire; poi sulle cose da vedere, annotando gli orari d’apertura e i turni di chiusura. Ma come rimarreste se, una volta passati in cassa, qualcuno vi sussurrasse all’orecchio che l’autore del vostro Baedeker in realtà non ha mai messo piede nel paese di Platone e di Aristotele ? Pensereste di essere stati raggirati. E raggirati dovreste sentirvi anche tutte le volte che scoprirete che lo storico che scrive di una certa opera quell’opera, in realtà, lui non la ha mai vista dal vero. Giudicare un dipinto, un disegno (che ha due facce), o qualsiasi opera d’arte da una fotografia è sempre un esercizio imperfetto, e spesso fallace. Chiedete sempre: « ma Lei lo ha visto dal vero? ».